Energia Pura e HPM
Dalla valutazione alla performance di alto livello
1° seminario dedicato allo SCI alpino
E’ cominciato l’autunno e si tirano le somme sulla preparazione estiva del comune appassionato di sport. Sappiamo però molto bene che l’atleta professionista segue dei piani di allenamento e di monitoraggio molto rigidi ed impegnativi, sotto stretto controllo da parte del suo staff.
Stiamo da tempo seguendo con molta attenzione un metodo innovativo di valutazione e misurazione della performance sportiva, sviluppata da HPM (High Performance Method), società fondata da Stefano Maldifassi che ha messo a disposizione di questo progetto l’esperienza maturata nella collaborazione con la FISI e con il MILAN Lab , per supportare gli atleti e gli staff tecnici nel percorso di miglioramento della performance e nel recupero post infortunio.
Mercoledì 16 settembre presso la Palestra Thunder di Milano, si è svolto il primo di una serie di Seminari dedicati allo sci alpino voluto da Energiapura e HPM, dal titolo:
Dalla Valutazione alla performance di alto livello:
Il Percorso dell’Atleta .
Testimonianze e storie di successo.
Il Seminario era riservato agli addetti ai lavori e siamo stati onorati di essere stati invitati e di avere contribuito alla realizzazione dell’evento a supporto di HPM. Presenti allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, Sciare e Rai Sport ; un evento che ha riscosso grande successo, grazie alla presenza di relatori di alto valore ma anche per l’elevato contenuto tecnico degli interventi
Il Seminario ha presentato lo scenario delle nuove frontiere dello sci alpino ad alto livello e le criticità nel migliorare le prestazioni prevenendo allo stesso tempo gli infortuni, una situazione quella dell’infortunio limitante al successo dell’atleta.
I rischi dell’infortunio sono legati alla continua evoluzione del gesto tecnico obbligato dall’aumento delle forze applicate.
Questi i temi affrontati da Energiapura e HPM .
Stefano Maldifassi, anima tecnica del seminario ( ex azzurro dello skeleton che ha lavorato in Fisi, al CONI , in Ferrari e a Milan Lab e che è cofondatore insieme a Luca Temperini di HPM ) ha parlato di Valutazione dei carichi nello sci alpino e quindi delle forze che sono in gioco, continuando poi nell’affrontare il tema dell’allenamento portando alcune esperienze di alto livello come quella di Max Blardone ex azzurro della nazionale italiana di sci alpino e vincitore di 7 gare di coppa del mondo e ora tecnico delle squadre giovanili.
Con Claudio Ravetto (allenatore ed ex direttore tecnico della nazionale di sci alpino) si è parlato della tecnica e di come questa si sia evoluta negli anni, partendo da Tomba fine anni 80 ad oggi . Si è entrati nel mondo della Riabilitazione e del Recupero funzionale attraverso le esperienze di Riccardo Montolivo e di come il monitoraggio dell’infortunio può essere fatto attraverso alcuni strumenti di valutazione.
Il tema della valutazione funzionale dello sci ha introdotto l’intervento di Stefania Belmondo, con la quale si è ripercorso la sua esperienza da un punto di vista fisioterapico per poi finire con l’intervento di Vittorio Micotti ( preparatore atletico per tanti anni in Fisi ) che ha dato un aggiornamento di quelle che sono state le attività di ricerca nella preparazione atletica nello sci alpino.
Le tavole rotonde si sono concluse con l’intervento del Dott. Davide Tornese, medico della Federazione Italiana Sport Ghiaccio che ha illustrato le linee ottimali per muoversi nell’attività sportiva in tempi di Covid.
Terminato l’evento ho chiesto a Stefano Maldifassi la sua disponibilità a programmare una sessione di test per meglio comprendere il metodo e la sua applicabilità ai “comuni mortali “. Ad oggi questo tipo di programma è richiesto prevalentemente da atleti professionisti ma per gli amatori che amano migliorare la propria performance, oppure lavorare specificamente per il recupero da infortunio, ritengo sia un investimento di grandissimo valore.
L’atleta è sottoposto ad una valutazione completa a valle di anamnesi, con un programma i cui risultati vengono elaborati e discussi tramite un report che contiene anche riferimenti specifici ai range ed eventuali gap, rispetto alle aspettative e alle caratteristiche fisiche.
Di seguito l’elenco dei test previsti nel percorso di valutazione
Test Base
- Stabilometria – Analisi Posturale
- Pupillometria – Readiness
- Forza – Biomeccanica Pura
- Analisi del Movimento – NASM
- Composizione Corporea – Bioimpedenziometria (BIA)
- Stati di Affaticamento – Termografia
- Core e dorso
- Valutazione Aerobica e Gait Analysis (Run Reaxing)
- Reattività – Reaxing Lights
Su specifica richiesta viene poi definito un piano di allenamento con un monitoraggio continuo dell’andamento dei parametri in modalità ” FMP ( Follow My Performance) e sessioni periodiche di valutazione.
Terminata la sessione devo ammettere che la mia autostima è stata notevolmente ridimensionata anche se alcuni fondamentali sono risultati abbastanza in linea, grazie ad una discreta preparazione estiva. E’ innegabile nel mio caso dover poi affrontare i limiti oggettivi del mio assetto e del mio scarso potenziale ma il piano di allenamento previsto certamente mi aiuterà per le mie umili ambizioni invernali.
Qui di seguito due scatti presi durante una parte della mia sessione di test.
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